lunedì 28 maggio 2012

Corvi, crociati o burattini affamati?

"Quello che faccio è fatto in nome di Dio ed io non ho paura" è la dichiarazione di guerra delle Crociate. 
E' iniziata la decima Crociata? 
I nemici non sono più i mussulmani, sono all'interno del Vaticano. 
Sono la parte "marcia" della Chiesa. 
Un piccolo esercito con a capo forse un cardinale, più Eminenze con segretari personali, monsignori, prelati, laici, donne, gay, pesci piccoli e il postino Paolotto ( una talpa in Vaticano non si poteva che chiamare Paolotto ...!!) parte per la Crociata di Pulizia Interna.
Una brigata rivoluzionaria, insomma, anche loro con un "postino"...mi ricorda qualcosa! 
Il vero nemico è il cardinale Bertone, che col consenso e l'appoggio del lezioso pontefice si è "allargato" troppo, ha pestato troppi piedi e probabilmente anche quello sbagliato. 
Un piede sbagliato certamente appartiene a Monsignor Carlo Maria Viganò che deve avere pure un bel callo riottoso e già aveva tentato uno scontro diretto con Bertone. 
Tentativo finito male, perché il monsignore aveva sbagliato tattica e iniziato a denunciare, direttamente al Grande Capo, i primi risultati della sua indagine. 
Viganò indagava sulla corruzione, appalti pilotati, denaro ( sì il denaro, come direbbe Lucarelli " non dimentichiamolo mai" perché lo troveremo ancora, anzi sempre) che nelle stanze e banche del Vaticano gira a fiumi e fa gola a molti, forse a tutti. 
Conclusione: il C.t Ratzinger non può scontentare il suo bomber Bertone che batte Viganò 1 a 0 e lo fa spedire a Washington come Nunzio Apostolico. 
Per confermare la potenza dei suoi tiri Bertone licenzia pure Gotti Tedeschi, e fa il 2 a 0. Per ultimo fa arrestare la talpa Paolotta e chiude 3 a 0. 
Il Papa, non reagisce, piange e basta. 
Viganò con la scusa di una malattia era riuscito ad ottenere un tempo supplementare di 30 giorni, sperando in una rimonta, anche se ormai la partita sembrava persa. Rimonta o vendetta? Bah! 
Sono troppi i personaggi che vorrebbero vedere nella polvere Bertone. 
E non di secondo piano, ma pezzi da 90, tipo Bagnasco, Martini, Tettamanzi, Piacenza e chissà, magari anche padre Georg e Gotti Tedeschi.

Siamo al giallo.
Come nei classici di Agata Christie il primo sospettato è il maggiordomo, e salta subito fuori Paolotto Gabriele, ma è troppo ingenuo per essere la mente, al massimo può essere il postino. 
Subito dopo" cherchez la femme". 
E c'è pure quella: donna misteriosa, al servizio di Wojtyla prima, di Ratzinger poi, lo ha accompagnato persino a Cuba e in Messico, forse è addirittura la "stratega" dei brigatisti, ma sarà difficile saperne il nome. Il Vaticano, si sa, è pieno di donne con queste caratteristiche!

Certo che se in questi anni la principale preoccupazione del Vaticano era il calo delle offerte dei fedeli per colpa della pessima immagine che da di se, così dovrà veramente chiedere l'elemosina.


il Memore Domini


Finalmente ho capito perché Formigoni non pagava mai il conto e non restituiva a Daccò il denaro che spendeva per ospitarlo. Aveva fatto voto di povertà, quindi  era povero ed era costretto per fare le vacanze a farsi “ospitare”. Mica è proibito ai Memores Domini fare gli ospiti.

Da Wikipedia : Memores Domini, associazione laica cattolica i cui membri vivono i consigli evangelici di povertà, castità perfetta e obbedienza, sotto l'egida del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, avendo come ambito di apostolato il mondo del lavoro. L'associazione viene chiamata dagli aderenti e dai simpatizzanti di Comunione e Liberazione anche Gruppo Adulto.

Però non capisco: se era povero, come ha fatto a prestare ad un compagno di fede, col quale divideva l’appartamentino, più di un milione di euro. E come ha fatto questo amico, anche lui Memores Domini con voto di povertà, a comprare da Daccò  una villetta da tre milioni di euro ad Arzachena?

Risparmiavano sulle vacanze, semplice no …  fai tu il conto:

Jet privato Milano/ Nizza= 51.000 € + Spese varie in Costa Azzurra =10.000 € +Ristorante Bacon=2115 €+Hotel Martinez a Cannes =8115 € + Jet privato per Saint Marteen= 100.000 € +Affitto villa ai Caraibi capodanno 2010=114.000 €+ Affitto villa ai Caraibi capodanno 2011=38.000  €+Ristorante Le Pressoir=1484 €+Hotel Eden Rock= 1266 €+ Straw Hat Restaurant=1265 €+Altamer Resort=13.000 €+Ristorante Sadler= 26.582 €+Noleggio Yacht “Ad Maiora” per 3 stagioni= 240.000 €+Spese vive Yacht “Ad Maiora” 3 stagioni estive= 240.000 €

Fanno 846.827 € risparmiati e pagati da Daccò. Metti che qualche scontrino l’abbiano perso e qualche fattura non se la siano fatta fare, direi che un milioncino siano riusciti a risparmiarlo.

Poi il Daccò ha dichiarato  “ Roberto non mi ha mai restituito nulla”, mica che lui non gli ha mai restituito i soldi avuti per la villetta.

Daccò lo chiama Roberto. Il Celeste però  ha sempre tenuto a mantenere le distanze. Lo chiama il Sig.Daccò. Forse lo chiamava così anche quando andava a casa sua ogni anno per il pranzo di Natale. Questo particolare mi ha ricordato una mia segretaria, neoassunta, che dopo aver fatto l’impossibile per sedurmi, una sera sui ribaltabili della mia auto mi disse seriamente: “Sììì, sig.Beretta, la prego non smetta …”

Però Il Memore ha detto : “quando sono al mare sull’ Ad Maiora, dopo la sveglia, alle 7.15  recito le Lodi in comune con gli altri che condividono la stessa barca. Dopo le Lodi, nel corso della giornata marinara, per chi ne ha la possibilità, vengono l’ora Terza, poi un pranzetto leggero da Bacon, la Siesta al sole sul ponte col braghino griffato, la Sesta, la Nona, quindi una cenetta leggera a Le Pressoir, in fine  il Vespero e la Compieta


Ma la notte?

Ma la notte NO … voto di castità perfetta.

Il laureato

Quello di essere "laureato" deve essere sempre stato, per Umberto, un chiodo fisso. 
Forse era anche la speranza di mamma Ida quando lo vedeva girare a vuoto senza concludere nulla, la spider, le ragazze, la musica, lavoretti occasionali, l'iscrizione a "il Manifesto" poi al PCI. 
Deve aver sofferto così tanto la mancanza di una laurea, e non potendosela comprare in quei tempi, da inventarsela. 
Affermava quindi, raggiunta la notorietà con il motto "Dag al terùn", di essersi laureato in ingegneria elettromedicale
Si inventava quindi una Università, una tesi, dei docenti. 
Peccato che nessuno abbia mai trovato riscontri alle sue affermazioni se non un "diploma di perito tecnico elettronico" conseguito per corrispondenza e rilasciato dalla, allora famosissima, "Scuola RadioElettra". 
Questo dramma interiore, forse solo uno dei tanti, venne poi proiettato inconsciamente sui suoi figli e sui sodali. 
Avrebbe voluto "laureare" tutti. 
Le condizioni economiche erano mutate, il buon lavoro inventatosi nella politica, il proficuo inserimento nella sua "Roma Ladrona" ed i graditissimi rimborsi elettorali alle casse del suo Regno Partito, gli consentivano finalmente di comprare Lauree per tutti, figli compresi ovviamente. 
Sembra anche che finalmente sia riuscito a laurearsi pure lui: "Scienze delle comunicazioni gestuali" con una tesi su " Le mani nei messaggi alla stampa". 

domenica 27 maggio 2012

Il Santo Inquisitore

Due anni fa Fred Vargas pubblicava in Italia "Prima di morire addio" un giallo su un furto in Vaticano.
Ora, dopo aver chiesto informazioni a Gianluigi Nuzzi , sta scrivendo un altro noir "ecclesiastico".


I personaggi:


 - il  Santo Inquisitore = Don Tarcisio
 - il presunto Corvo = l'Arcangelo Gabriele
 - La sconosciuta = Una donna "sconosciuta", che lavora in Vaticano, che era già al  servizio di Wojtyła e      poi di Ratzinger e che lo ha pure accompagnato lo scorso marzo  nel suo viaggio in Messico e a Cuba.
-Il responsabile dell'ufficio assunzioni del Vaticano = Padre Georg
- Un sospettato = Il direttore di banca Dott.Ettore
- L'inutile = Il conduttore di Porta a Porta
- Il commissario = Jean-Baptiste Adamsberg


La trama:


Spariscono importanti documenti  che svelano intrallazzi e corruzione oltre le porte di bronzo, ripicche carrieristiche, offerte alla Chiesa in calo, siluramenti di Direttori di quotidiani cattolici, scontri fra Don Tarcisio e la CEI, fallimenti delle chiese americane dissanguate dai risarcimenti alle vittime della pedofilia etc.I documenti non più segreti vengono pubblicati in Italia, il vento del dramma scuote la casa oltre Tevere. Interviene Don Tarcisio che fa arrestare qualcuno a caso per evitare che il vento diventi tempesta.


La conclusione:


Una nota personalità Vaticana muore dal dispiacere e viene tumulata di nascosto in Sant'Apollinare.
Don Tarcisio si candida per sostituirla ... no ... non in Sant'Apollinare da morto, in un'altra chiesa più grande e da vivo.
La "Sconosciuta", forse tale Giovanna D. viene bruciata viva  in piazza San Pietro per ordine del Santo Inquisitore.
Padre Georg viene "attenzionato"dalla gendarmeria Vaticana. Dovrà controllarsi nell'assumere ancora donne in Vaticano, specialmente se così sconosciute.
L'Arcagelo Gabriele viene prima torturato, poiché non confessa viene rinchiuso a lungo nella comunità di Don Gelmini, infine ormai logorato viene affidato ai Legionari di Cristo.
Il dott. Ettore era  stato declassato prima dell'indagine a commesso in uno sportello del Monte dei Paschi di Ariccia.
Il conduttore TV sospettato, assolto, dopo aver fatto una cospicua  donazione alle casse del Vaticano


La morale:


I corvi svolazzano ancora liberi sullo Stato Pontificio? No scorrazzano sempre dentro rubando a man bassa!

Ci riprovo

Ci riprovo. Dopo aver chiuso tre anni fa un primo blog, ci riprovo. 
Allora finì per   non divertirmi più, ora mi manca. 
Mi manca soprattutto il piacere di dire quello che penso, anche senza sapere se qualcuno, oggi come ieri, lo ascolterà. 
Forse proprio per la curiosità di sapere se qualcuno lo ascolterà.

Nel vecchio blog avevo commesso un errore fondamentale: i post erano troppo lunghi, mi annoiavo persino io rileggendoli una volta postati, ma la voglia di comunicare era tanta e le cose da dire troppe. In più era diventato terapeutico: una valvola di sfogo per uscire dal silenzio nel quale mi ero voluto rinchiudere.

Ero arrivato al punto di essere stufo di tentare di dialogare con chi non la pensava come me, così avevo deciso di restringere drasticamente il numero dei miei interlocutori, facendovi rientrare solo quelli che sapevo già come la pensavano: dai massimi sistemi al bunga bunga.

Dopo una vita passata a confrontarmi o scontrarmi con personaggi, le opinioni dei quali, alla fine e tutto sommato,  poco mi importavano, mi volevo riposare. 

Un blog in fondo era la soluzione ideale, scrivevo quello che pensavo, lo buttavo lì in pasto a chi capitava che lo leggesse, chi lo condivideva si univa al blog, chi pensava che fossi matto, ateo, anarchico o comunista o semplicemente idiota, non diceva nulla, mi ignorava: in fondo un simpatico limbo.

Ci riprovo e in questo nuovo blog l'unico post lungo sarà questo, così dopo questa premessa potrete già decidere se seguire i miei post o meno.

Post su cosa? 

Non è difficile trovare argomenti dei quali parlare a distanza con degli amici: escludendo riflessioni masturbatorie sul senso della vita o l'ernia al disco che mi tortura, credo che al momento il Vaticanleaks, il Formigonigate, la Grilloevolution, la Legastory, la fotodiVasto, Brindisi, il caso Orlandi e il Semipresidenzialismo siano già sufficienti a consumare la tastiera del pc.

Perchè?

Per far sapere come la pensa un uomo qualunque o più esattamente "un pensionato milanese di 65 anni che sta ancora tentando di vivere coerentemente con un'idea che lo accompagna da quasi 50 anni". Leggendo gli editoriali di Scalfari o di Sallusti, gli articoli di De Bortoli o Travaglio si hanno più o meno dotte interpretazioni, leggendo i miei post si troverà una lettura degli avvenimenti, poco intellettuale e più naif.

I colori del blog hanno un significato?

Sì. Il rosso e il nero hanno un significato. Non calcistico. Non amo questo sport anche se sono cresciuto in una famiglia milanista e cattolica. Dal problema religioso sono uscito. Da quello calcistico no, perché è  comunque gratificante: se il Milan vince sono contento, se perde sono contento perché al Cavaliere girano le palle. E il bianco? Non potevo scrivere in nero sul nero!