Il problema delle campane delle
Chiese che disturbano i vicini è vecchio o lo sta diventando. Forse il mio caso
non fa notizia ma è comunque una dimostrazione dello strapotere della Chiesa
sul territorio Italiano. Circa un anno fa mi sono trasferito dall’ex rossa
Stalingrado d’Italia, Sesto San Giovanni –MI, alla più fresca e ahimè
cattolico/leghista Brianza. ora potrei
anche dire solo cattolica, perché la Lega
fortunatamente sta sparendo) Un paesino di 1400 abitanti, 1400
baciapile, un negozio di alimentari, un
bar, una chiesa, con il campanile a 50 Mt. dalle mie finestre. Nella ormai mia
lunga vita ho abitato già tre volte vicinissimo a delle chiese, oltre ad essere
nato a Lodi di fronte ad una chiesa, dove mi avevano battezzato e poi sbattezzato.
Non avevo mai avuto problemi per suoni molesti. Qui ho trovato l’inferno. Dalle
7 di mattina alle 21, un cinquantina di suonate, carillon, concertini da 3
minuti l’uno, a volume altissimo, al punto di non poter parlare al telefono.
Cerco di parlare col parroco, che mi manda a farmi …. (forse è un Grillino!)
Mando una lettera al Sindaco (AN) minacciando un intervento legale se non
avesse fatto controllare l’entità delle immissioni sonore. Dopo un mese
interviene l’ARPA, esegue controlli, misurazioni, riscontra un superamento
della soglia di tollerabilità, chiede all’Amministrazione Comunale di
intervenire con sanzioni e denuncia il parroco, il quale mi convoca nel suo
sobrio ma elegante studio e promette che farà ridimensionare la programmazione
campanaria. Dal giorno dopo, infatti, la fa aumentare. Iniziano le mie denunce
alla polizia locale, senza risultato. Minaccio il Sindaco di denunciarlo per
inerzia amministrativa, allora si decide a multare la parrocchia, a chiedere un
ridimensionamento del suono e infine emette una Ordinanza che impone un
programma di utilizzo delle campane con le dovute limitazioni. La parrocchia
con l’appoggio degli avvocati dell’Arcidiocesi di Milano, ricorre al TAR della
Lombardia, chiede la revoca della Ordinanza e notifica anche a me, come contro
interessato il ricorso. Informo il parroco che due studi legali da me
incaricati sono pronti a presentare un controricorso. Si fermano non depositano
più il ricorso al TAR. Presentano al Sindaco un Regolamento dell’Arcidiocesi di
Milano sul suono delle campane, datato 1984 e superato da successive circolari
della CEI, il Sindaco per paura di perdere i voti dei cattolici emette una
nuova ordinanza che fa applicare il Regolamento parrocchiale, rivisto al meglio
per ridurre gli eccessi di suoni. Il parroco accetta e firma un obbligo a rispettare
questo nuovo programma, quasi sopportabile. Sì, pensate che sia finita? No, vi
sbagliate il sant’uomo di poca fede non rispetta nessun suo impegno e continua
a suonare le campane come gli pare. Altro che “parola di marinaio”. PAROLA DI
PRETE.
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