19
maggio su Repubblica.it 1° Notizia:
“La Santa Sede si
muoverà per ottenere che siano assicurati alla giustizia i responsabili della
pubblicazione di documenti riservati in "Sua Santità" del giornalista
Gianluigi Nuzzi.
30 maggio su
Repubblica.it 21°Notizia : “Dalla P2 agli appalti del G8 ecco la Vatican
Connection.”
Il terremoto del 20 maggio ha “purtroppo” quasi scivolare nel silenzio
l’ennesimo scandalo abbattutosi sul Vaticano. Ho scritto “purtroppo” per il dolore che hanno provocato a tutti le visioni di
morte e di devastazione del terremoto,
ovviamente.
Chi beneficerà di questo progressivo silenzio è
comunque il Vaticano, che ancora una volta spera di lavare i panni sporchi
entro il portone di bronzo.
Si potrebbe pensare che in fondo siano problemi di
uno “stato estero” e che poco ci riguardano. Commetteremmo un grosso errore.
Perché il piccolo, ricco, Stato del Vaticano è in
Italia. Con le sue leggi, la sua corruzione, e in Italia. Un cancro con
metastasi diffuse in tutto il nostro territorio e quindi il problema ci riguarda proprio.
Se questo piccolo stato, fosse nel centro della Francia o della
Germania sarebbe tutto diverso, per almeno due motivi: primo perché la non
avrebbe trovato un terreno di coltura così fertile, come in Italia, da poter
diventare una “lavatrice” di denaro sporco, secondo perché non gli avrebbero
permesso di “allargarsi” come fa da secoli in Italia.
Non passa giorno che fra le prime notizie di un
qualsiasi TG di una qualsiasi rete TV italiana non appaiano Bertone o Bagnasco
con una dichiarazione sulla situazione politica italiana. O peggio ancora una
“subdola indicazione” di Ratzinger indirizzata al nostro governo.
Quando non lo fanno direttamente, hanno i loro
ambasciatori o amplificatori mediatici.
Uno di questi è Bruno Vespa che abita in una
reggia concessagli da Propaganda Fide a due passi da piazza di Spagna dove a
luglio del 2010 in una calda serata romana ha invitato il cardinale Bertone,
Berlusconi, Letta e Cesare Geronzi per convincere un altro ospite, Pierferdinando
Casini a salvare il governo del Cavaliere e con questo gli interessi della
Chiesa. Non è strano pertanto che Bruno Vespa, sia solito mandare ogni anno
gli auguri di Natale al sommo pontefice allegando un assegno. L’ultimo di
25.000 euro.
Un altro è Gianni Letta. Chi non ha mai pensato
quando Berlusconi mirava al Quirinale ( come sta riprovando ultimamente col
semi presidenzialismo) piuttosto di quello, meglio Letta. Quel Gianni Letta,
Gentiluomo di Sua Santità, che da del tu al cardinale Bertone, il quale
ricambia definendolo “ il nostro ambasciatore nello Stato Italiano” col suo
codazzo di faccendieri.
Così “La Repubblica” ci dice chi sono i “Gentiluomini di
Sua Santità”:
“una
armata di uomini in frac e collare d’oro, già denominati Cavalieri di Cappa e Spada
utili per” tante nascoste mansioni“ come disse papà Ratzinger ricevendoli e non cogliendo l’allusione
che, visti i fatti, in italiano non risulta molto commendevole. L’ordine
riunisce i massimi dignitari laici della “ famiglia pontificia” per gran parti italiani, non di rado
inseguiti dalla giustizia come già capitò al massone Umberto Ortolani,
gentiluomo, si fa per dire, del Papà e al tempo stesso capo della loggia
massonica in condominio con Licio Gelli. Tre do loro figurano oggi nel solo
scandalo per gli appalti per i Grandi Eventi. Gli stranieri non elevano per
altro il tasso di moralità del club, visto che vi figura, tra gli altri Herbert
Batliner, il re delle fiduciarie off shore, coinvolto nella storia della Banca
Rasini, di cui fu direttore Luigi Berlusconi, papà dell’ex premier, definita
sportello della mafia e del Vaticano. E poi rilevata da Giampiero Fiorani, l’ex
banchiere che faceva costosi regali alla consorte dell’ex pio governatore della
Banca d’Italia Antonio Fazio e, a suo dire, finanziava in nero il cardinale
Castillo Lara, la Lega di Bossi impantanata dello scandalo Credieuronord e i
Legionari di Cristo.”
Chi sono I Legionari di Cristo?
Lo vedremo nel prossimo post.
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