venerdì 1 giugno 2012

Un terremoto salva un terremoto.


19 maggio su Repubblica.it 1° Notizia:La Santa Sede si muoverà per ottenere che siano assicurati alla giustizia i responsabili della pubblicazione di documenti riservati in "Sua Santità" del giornalista Gianluigi Nuzzi.      
30 maggio su Repubblica.it 21°Notizia : Dalla P2 agli appalti del G8 ecco la Vatican Connection.”

Il terremoto del 20 maggio ha “purtroppo” quasi scivolare nel silenzio l’ennesimo scandalo abbattutosi sul Vaticano. Ho scritto “purtroppo” per il dolore che hanno provocato a tutti le visioni di morte e di devastazione del  terremoto, ovviamente.

Chi beneficerà di questo progressivo silenzio è comunque il Vaticano, che ancora una volta spera di lavare i panni sporchi entro il portone di bronzo.
Si potrebbe pensare che in fondo siano problemi di uno “stato estero” e che poco ci riguardano. Commetteremmo un grosso errore.
Perché il piccolo, ricco, Stato del Vaticano è in Italia. Con le sue leggi, la sua corruzione, e in Italia. Un cancro con metastasi diffuse in tutto il nostro territorio e  quindi il problema ci riguarda proprio.

Se questo piccolo stato,  fosse nel centro della Francia o della Germania sarebbe tutto diverso, per almeno due motivi: primo perché la non avrebbe trovato un terreno di coltura così fertile, come in Italia, da poter diventare una “lavatrice” di denaro sporco, secondo perché non gli avrebbero permesso di “allargarsi” come fa da secoli in Italia.

Non passa giorno che fra le prime notizie di un qualsiasi TG di una qualsiasi rete TV italiana non appaiano Bertone o Bagnasco con una dichiarazione sulla situazione politica italiana. O peggio ancora una “subdola indicazione” di Ratzinger indirizzata al nostro governo.

Quando non lo fanno direttamente, hanno i loro ambasciatori o amplificatori mediatici.

Uno di questi è Bruno Vespa che abita in una reggia concessagli da Propaganda Fide a due passi da piazza di Spagna dove a luglio del 2010 in una calda serata romana ha invitato il cardinale Bertone, Berlusconi, Letta e Cesare Geronzi per convincere un altro ospite, Pierferdinando Casini a salvare il governo del Cavaliere e con questo gli interessi della Chiesa. Non è strano pertanto che Bruno Vespa, sia solito mandare ogni anno gli auguri di Natale al sommo pontefice allegando un assegno. L’ultimo di 25.000 euro.

Un altro è Gianni Letta. Chi non ha mai pensato quando Berlusconi mirava al Quirinale ( come sta riprovando ultimamente col semi presidenzialismo) piuttosto di quello, meglio Letta. Quel Gianni Letta, Gentiluomo di Sua Santità, che da del tu al cardinale Bertone, il quale ricambia definendolo “ il nostro ambasciatore nello Stato Italiano” col suo codazzo di faccendieri.

Così “La Repubblica” ci dice chi sono i “Gentiluomini di Sua Santità”:

“una armata di uomini in frac e collare d’oro, già denominati Cavalieri di Cappa e Spada utili per” tante nascoste mansioni“ come disse papà Ratzinger ricevendoli e non cogliendo l’allusione che, visti i fatti, in italiano non risulta molto commendevole. L’ordine riunisce i massimi dignitari laici della “ famiglia pontificia” per gran parti italiani, non di rado inseguiti dalla giustizia come già capitò al massone Umberto Ortolani, gentiluomo, si fa per dire, del Papà e al tempo stesso capo della loggia massonica in condominio con Licio Gelli. Tre do loro figurano oggi nel solo scandalo per gli appalti per i Grandi Eventi. Gli stranieri non elevano per altro il tasso di moralità del club, visto che vi figura, tra gli altri Herbert Batliner, il re delle fiduciarie off shore, coinvolto nella storia della Banca Rasini, di cui fu direttore Luigi Berlusconi, papà dell’ex premier, definita sportello della mafia e del Vaticano. E poi rilevata da Giampiero Fiorani, l’ex banchiere che faceva costosi regali alla consorte dell’ex pio governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio e, a suo dire, finanziava in nero il cardinale Castillo Lara, la Lega di Bossi impantanata dello scandalo Credieuronord e i Legionari di Cristo.”

Chi sono I Legionari di Cristo?

Lo vedremo nel prossimo post.





Nessun commento:

Posta un commento