martedì 12 giugno 2012

Una medicina molto amara


In un altro momento politico/economico, o addirittura di elezioni, una figura come Mario Monti non l’avrei gradita, né tantomeno votata. Politicamente non mi piace. Anche prendere una purga, non mi piace, ma a volte serve, è indispensabile. Monti e il suo governo, inoltre, non sono solo una purghetta, sono un integratore, un ricostituente, un antipiretico, in pratica una cura indispensabile.  Oggi non si può fare a meno di lui. Era l’unico dottore in grado di curare un’Italia ammalata e con una grossa costipazione da”politica inerte e corrotta”. La medicina è stata amara per tutti, forse ancor di più amara, per le critiche di alcuni partiti e dei sindacati. Monti ha potuto fare , e ha fatto, ciò che da quasi vent’anni si doveva fare e nessuno al governo ha mai avuto il coraggio di fare. Purtroppo ha colpito molto, troppo, i più deboli. Ma le resistenze dei sindacati su una difesa demagogica dell’art.18 (lo dico pur avendo partecipato ai tempi a tutte le manifestazioni in favore dell’art.18) oggi sono anacronistiche, con i problemi che abbiamo. E le prese di posizione del PDL o dell’IDV sono senza senso e senza scelte proponibili. L’unico scopo di queste opposizioni sono a fine elettorale. Chi tenta o pensa ad elezioni anticipate, a mio parere, o è un pazzo o un pazzo in malafede. Inutile fare conti sulla crisi del PDL e Lega e sul momento propizio al PD. Non credo che, al momento, esista una figura politica in grado di sostituire Monti nel suo ruolo di rappresentante credibile dell’Italia in un contesto Europeo o Mondiale. Una figura inesistente sulla scena politica, né pronto ad entrarvi. Non credo neanche nella possibilità che si possa formare un governo politico riciclando per l’ennesima volta personaggi vecchi, sgraditi se non corrotti.  Ma ve lo immaginate un Formigoni, un Casini , un Alfano o un Bersani candidato premier. Per non parlare di qualche figura che esca dal M5S, alla Pizzarotti, rabbrividisco a pensare ad un soggetto simile ad un tavolo con Holland, la Merkel e magari Obama. Monti ora è in crisi, non trova o forse sa che non esiste una medicina che lui conosce e che possa risollevare la situazione del malato Italia, che peggiora. Chi se non lui può trovarla, l’unico che qualcosa ha fatto grazie al fatto di non avere i lacci di un partito che lo limitano.

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