In
un altro momento politico/economico, o addirittura di elezioni, una figura come
Mario Monti non l’avrei gradita, né tantomeno votata. Politicamente non mi piace.
Anche prendere una purga, non mi piace, ma a volte serve, è indispensabile.
Monti e il suo governo, inoltre, non sono solo una purghetta, sono un
integratore, un ricostituente, un antipiretico, in pratica una cura
indispensabile. Oggi non si può fare a
meno di lui. Era l’unico dottore in grado di curare un’Italia ammalata e con
una grossa costipazione da”politica inerte e corrotta”. La medicina è stata
amara per tutti, forse ancor di più amara, per le critiche di alcuni partiti e
dei sindacati. Monti ha potuto fare , e ha fatto, ciò che da quasi vent’anni si
doveva fare e nessuno al governo ha mai avuto il coraggio di fare. Purtroppo ha
colpito molto, troppo, i più deboli. Ma le resistenze dei sindacati su una
difesa demagogica dell’art.18 (lo dico pur avendo partecipato ai tempi a tutte
le manifestazioni in favore dell’art.18) oggi sono anacronistiche, con i
problemi che abbiamo. E le prese di posizione del PDL o dell’IDV sono senza senso
e senza scelte proponibili. L’unico scopo di queste opposizioni sono a fine
elettorale. Chi tenta o pensa ad elezioni anticipate, a mio parere, o è un
pazzo o un pazzo in malafede. Inutile fare conti sulla crisi del PDL e Lega e
sul momento propizio al PD. Non credo che, al momento, esista una figura
politica in grado di sostituire Monti nel suo ruolo di rappresentante credibile
dell’Italia in un contesto Europeo o Mondiale. Una figura inesistente sulla
scena politica, né pronto ad entrarvi. Non credo neanche nella possibilità che
si possa formare un governo politico riciclando per l’ennesima volta personaggi
vecchi, sgraditi se non corrotti. Ma ve
lo immaginate un Formigoni, un Casini , un Alfano o un Bersani candidato
premier. Per non parlare di qualche figura che esca dal M5S, alla Pizzarotti,
rabbrividisco a pensare ad un soggetto simile ad un tavolo con Holland, la
Merkel e magari Obama. Monti ora è in crisi, non trova o forse sa che non
esiste una medicina che lui conosce e che possa risollevare la situazione del
malato Italia, che peggiora. Chi se non lui può trovarla, l’unico che qualcosa
ha fatto grazie al fatto di non avere i lacci di un partito che lo limitano.
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